Iniziare a correre partendo dai piedi

Mi presento: mi chiamo Michela Pellanda e sono una running coach. Il mio passato da atleta (quasi vent’anni di carriera, specialista dei 400hs) e i miei 5 anni di studio nell’ambito delle scienze motorie presso l’UNICATT di Milano (LM67 conseguita con 110LODE/110) mi permettono di gestire l’allenamento della corsa a 360 gradi, indipendentemente da età e obiettivi. Il mio programma di allenamento si basa su conoscenze solide e la capacità di adattarle alla persona per raggiungere il traguardo.

La corsa negli ultimi anni è diventata una vera e propria moda. L’accessibilità a livello economico porta persone di qualsiasi età ad allacciarsi le scarpe e partire per un giretto di più o meno chilometri. Il primo approccio alla corsa spesso avviene su internet: si stampano tabelle di allenamento per 10km o addirittura la maratona, si fa un taglia e cuci a seconda delle proprie esigenze e si parte.

FeetBoard Yowalk

Dopo più di vent’anni da atleta sulle piste, sto sperimentando un approccio diverso sia per i ragazzi che si affacciano sull’ovale sia per gli adulti che si mettono in gioco.

Il punto di partenza, che al momento risulta vincente, non è il cronometro, bensì la persona e la sua educazione alla corsa, iniziando dal modello biomeccanico e adattandolo alle proprie caratteristiche. Un allenamento consapevole riduce in primo luogo gli infortuni, rende più divertente la pratica e dimostra in tempi abbastanza brevi i miglioramenti e i benefici nella vita quotidiana. 

L’appoggio del piede rappresenta la chiave di volta della corsa: tutta l’azione di corsa si erge su questo. Nei primi allenamenti con i  nuovi atleti, introduco in maniera progressiva esercitazioni volte a sollecitare l’articolazione di piede e caviglia per far sentire alla persona come un determinato impatto al suolo con i piedi influenzi le articolazioni di ginocchio e anca, sia negli esercizi che nella corsa. Test su brevi tratti dopo aver svolto queste esercitazioni permette di provare nuove sensazioni e metabolizzare gli esercizi proposti anche per le uscite di corsa con volumi più importanti.

Parlando di sensazioni nuove, la FeetBoard™ Yowalk permette di raggiungere un ulteriore livello di consapevolezza delle proprie risorse per trasformarle in una corsa più consapevole ed efficace.

Ho introdotto la FeetBoard™ Yowalk progressivamente negli allenamenti dei miei atleti: il primo incontro ha lo scopo puramente conoscitivo della pedana e delle sensazioni che ne conseguono (solitamente di leggerezza del piede in sé e della muscolatura della gamba). Il secondo step invece consiste in vere e proprie esercitazioni eseguite senza scarpe sulla FeetBoard™ nella fasi “Green” e “Blue”.

Gli esercizi sono degli analitici per la corsa (esercizi a secco) che aiutano l’atleta a interiorizzare la posizione corretta del bacino e del busto partendo dall’appoggio del piede sul terreno. Dopo questo lavoro di circa una ventina di minuti, l’allenamento si conclude con tratti di corsa di velocità media (allunghi) o 20’-30’ di corsa continua a velocità molto ridotta. A fine seduta gli atleti riportano una sensazione di gambe leggere e rigenerate. Questo perché il lavoro sulla pianta del piede e sulle sue articolazioni ha avuto effetti distensivi fino ad arrivare ai muscoli di gamba e coscia, in particolare ai glutei, motore della corsa.

Imparare a gestire la fase di warm up e di recupero negli allenamenti di corsa credo essere il fulcro per una corretta educazione alla corsa, rendendola meno stressante per ogni tipologia di runner.

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