Maratona di Palermo: trionfano Masai Gilbert e Jepkorir Peris. Record di arrivati, boom di stranieri

A tutto Kenia nella XXIX edizione della Maratona di Palermo. Gara baciata da un caldo sole di autunno e record di partecipanti per una edizione all’insegna dello sport che ha strizzato l’occhio al sociale e all’ambiente.

Palermo. Fattore K alla ventinovesima edizione della Maratona di Palermo. Arrivano entrambi dal Kenia i vincitori, Masai Gilbert per gli uomini e Jepkorir Peris  per le donne, al termine di una gara bella, baciata da un caldo sole autunnale.

Gara maschile su livelli alti, vissuta sul duello a tre fra lo stesso vincitore e Kimutai Nicodemus Kipkurui e Murithi Peter Wahome. E’ il 35esimo chilometro di gara, il primo spartiacque della gara, il trio diventa una coppia, gli ultimi chilometri Masai Gilbert allunga e arriva a braccia alzate sul traguardo di piazza Ruggero Settimo con lo sfondo del Teatro Politeama in 2h14’09, uno dei migliori tempi di percorrenza della Maratona di Palermo di sempre. A 59 secondi Kimutai Nicodemus Kipkurui, per  Murithi Peter Wahome la terza piazza con il tempo di 2h15’12. Primo degli italiani è l’abruzzese Italo Giancaterina (Atletica Vomano) che centra anche il titolo italiano di categoria (SM35) in 2h’26h33. Primo dei siciliani è Pietro Paladino (Pol. Team F. Ingargiola) in 2h44’57.

Al femminile è Jepkorir Peris a imporre il ritmo alla gara costringendo la connazionale ad un continuo inseguimento, il finale di gara è una sofferenza e il tempo finale di 2h44’33 lo certifica. Seconda ancora Kenia con Cherono Beatrice che chiude in 2h45’38. Terzo gradino del podio prima delle italiane Nadine De La Cruz, originaria del Perù, per lei il crono di 3h00’03. Prima delle siciliane, l’atleta di origini ucraine, Nadiya Sukharyna (Torrebianca Messina) in 3h09’26.    

Precedentemente si era conclusa la mezza maratona con il tris di Soumaila Diakite (Universitas Palermo) in 1h07’54 (2022, 2023, 2024), mentre al femminile successo di Federica Cernigliaro (Pol Atletica Bagheria) in 1h18’55 allieva di Tommaso Ticali. Spazio anche alle staffette, velocissima quella che ha trionfato al maschile la Sicilia Running Team (Giarratana, Brancato, Licari, Agnello) in 2h24’51. Prima staffetta femminile Team Atletica Palermo (Barbera, Bennici, Cassata, Di Salvo) in 3h06’46, mentre per quella mista successo alla Polisportiva Pegaso (Talluto, Lafata, Corsetti, Corvaia) in 3h17’35.

Spazio anche alle emozioni, tanti gli atleti disabili che hanno preso parte alla manifestazione, accompagnati da atleti normodotati, Vito Massimo Catania che ha spinto la carrozzina di Giusi La Loggia, affetta da atassia, per ben 42,195 km. La fiaccola portata da Giuseppe Profita per promuovere l’acquisto di bici adatte ai soggetti “fragili” e la passeggiata di medici e pazienti del reparto oncologico dell’Arnas Civico di Palermo.

E poi ci sono le storie di sport, quelle che vivono nel tempo come  quella di Salvatore Piccione che ha concluso la sua 23esima maratona di Palermo sulle 29 andate in scena e di Francesco Ingargiola che, a 21 anni dalla vittoria ai Campionati Mondiali Militari, svolti nell’ambito della Maratona di Palermo del 2003, ha corso oggi nel capoluogo siciliano, fermando il crono (e forse anche il tempo) su 3h02’36

Duemila partenti, tanti gli atleti arrivati da oltre confine, molti dallo stivale, per tutti la bellezza di Palermo, dei suoi monumenti, del parco della Favorita, un libro di storia sfogliato chilometro dopo chilometro.  E la gente di Palermo che quest’anno ha accolto con un sorriso in più l’evento.

Inclusione, condivisione, ambiente, Maratona di Palermo oggi impegnata su più versanti oltre che quello prettamente sportivo. Una conferma e crescita per l’evento che ha messo in vetrina la Palermo più bella.  La strada verso una grande e indimenticabile edizione numero trenta è già segnata e il conto alla rovescia al 16 novembre 2025 è già partito.