All’indomani del record del mondo 2h01’39” di Kipchoge fatto a Berlino, erano comparsi dei filmati che ritraevano dei podisti che provavano a correre sul tapis roulant alla velocità corrispondente a quella prestazione, vale a dire 20,8km/h, e quindi 2’53”/km. C’era chi riusciva a percorrere qualche centinaio di metri prima di dover abbandonare.
Non è affatto semplice tenere quel passo senza fare un adeguato riscaldamento, sia per consentire al cuore di pompare una gran quantità di sangue ai muscoli, sia per permettere alle fibre muscolari di contrarsi ed esprimere la potenza necessaria, ed anche per rilassarsi e ripetere a lungo quel compito.
I filmati ben evidenziano le difficoltà di questo secondo aspetto, correlato alla meccanica di corsa; con questo non mi riferisco allo stile, ma alle due componenti che compongono la falcata e permettono di correre a quell’andatura, vale a dire la forza e la rapidità di esecuzione. Per correre a 20,8km/h è necessario tenere una cadenza di circa 180 passi al minuto, e quindi ogni passo deve essere lungo circa 190cm. Al di là dell’aspetto curioso di quali siano le difficoltà per un amatore di correre velocemente… continua a leggere