Con l’obiettivo di migliorare le prestazioni cronometriche, un podista dovrebbe fare allenamento di ‘‘velocità’’. Metto questo termine tra virgolette perché non è la velocità assoluta che va allenata, ma quella utile in funzione della distanza di gara di cui si è ‘‘specialisti’’.
Un podista dovrebbe svolgere delle sedute al ritmo di corsa corrispondente a due distanze inferiori rispetto a quella che si sta preparando, e quindi più velocemente del ritmo gara. Mi spiego meglio: uno specialista dei cinquemila metri deve sostenere allenamenti al ritmo gara dei tremila e dei millecinquecento metri. Per lo specialista dei diecimila metri vanno dunque bene i ritmi dei cinque e dei tremila metri, mentre chi corre la mezza maratona deve includere nella preparazione andature specifiche per gare di dieci e cinquemila metri.
Indicativamente, in termini di velocità, la differenza tra le tre distanze è di circa 0,5-0,7km/h, mentre con riferimento al ritmo, il differenziale è di circa 5-8’’/km. Per esempio, un podista che ha come obiettivo correre la mezza maratona in 1h30′ (4’15”), deve fare allenamenti a 4’08-10”/km (41’30” circa per i diecimila) e a 3’57-4’/km (19’45”-20 per i cinquemila).