dal mio blog: Correre con la mascherina (per virus e per allenamento) Difficile prevedere quando si potrà tornare a gareggiare. C’è chi ipotizza che possa essere addirittura dopo l’estate. Mi auguro di no, ma capisco che sia una situazione molto delicata far allineare i podisti al via di una gara, perché non sarà possibile rispettare la distanza di sicurezza, a meno che non si organizzino corse a cronometro, con partenza individuale. Si deve pensare che quando sarà concesso di correre assieme ad altri podisti, la convivenza con il virus sarà controllata e quindi si potrà gareggiare con l’obbligo di indossare la mascherina. Lo scrivo con ironia, ovviamente, ma non è da escludere. Correre con una forzata riduzione di flusso di aria ai polmoni è una situazione davvero molto disagevole, visto che l’assunzione di ossigeno è essenziale per un podista. Indossare una mascherina in queste circostanze è una precauzione sanitaria, ma qualche anno fa (a me era stato proposto di usarle nel 1995) c’è stata una ricorrente proposta di allenarsi indossando mascherine specifiche per simulare l’effetto della quota. Una trama del tessuto sempre più stretta limita il flusso di aria ai muscoli, e quindi di ossigeno, in modo da simulare la respirazione dello sforzo della corsa in altitudine. Non ricordo di preciso, ma mi sembra ci fossero modelli specifici per simulare la quota di 1500, 2000 e 2500m sul livello del mare. Più recentemente è stata approntata una mascherina ancora più specifica, con una sorta di valvole che consentono di regolare il flusso di aria che entra, e rendere così la respirazione faticosa quanto la corsa ai vari livelli di altitudine che si desidera simulare. Si tratta quindi di una limitazione di ossigeno, definita ipossia…. continua a leggere |