Si avvicina a grandi passi la giornata del 9 ottobre, quando andrà in scena per la quarta volta l’Ecomaratona Pratese, una delle gare più amate del calendario toscano a dispetto della sua ancor giovane età. Una gara che è frutto della collaborazione di tre comuni (Prato, Poggio a Caiano, Carmignano) che hanno sempre creduto moltissimo in questa manifestazione, prevedendo la sua sopravvivenza anche nei difficili giorni del covid.
La gara ripropone la sua formula che ha ottenuto grande successo negli anni scorsi appagando anche i palati più fini. Si potrà quindi scegliere fra il tracciato di maratona su 42,195 km oppure quello della mezza (21,097 km), ma è disponibile anche il percorso da 7 km non competitivo. Si tratta di percorsi completamente immersi nella natura, dove si pone sì attenzione alla misurazione della distanza, all’aspetto agonistico e quant’altro, ma anche e soprattutto al teatro che accoglie l’evento, al profondo godimento e rispetto della natura circostante.
Il tracciato è disegnato fra i tre comuni sopra citati, con un percorso prevaentemente pianeggiante salvo nella parte centrale, fra il Parco Il Bargo e la Torre Il Campano a Carmignano che con i suoi 179 metri è il punto più alto dell’ecomaratona. Nella mezza invece dopo Il Bargo si scende subito per tornare verso l’arrivo.
Partenza alle ore 8:30 per tutte le gare dal Parco delle Cascine di Tavola, con iscrizioni ancora aperte e quote di 45 euro per la maratona e 25 euro per la mezza fino al 20 settembre, poi aumento di 5 euro per gli ultimi ritardatari. E’ previsto un tetto massimo di 350 atleti per la maratona e 180 per la mezza. Premi ai primi 3 assoluti e ai primi 5 di categoria. Presenti naturalmente tutti i servizi pre e postgara, per un’edizione che si preannuncia una vera festa del podismo ma anche dei luoghi di accoglimento, pronti a dare vita a un tuffo nella natura.