Se si dovesse fare la lista di quali siano i “nemici” di un podista, o gli aspetti sfavorevoli che un corridore ha incontrato nel corso della carriera, ognuno potrebbe fare una propria lista in relazione alle esperienze che ha vissuto.
Chi non ha avuto una crisi psicologica che ha determinato un senso di repulsione verso la corsa? Chi non è stato condizionato da un infortunio (tendinite, contrattura, stiramento, sciatalgia, eccetera) tale da determinare un lungo periodo di riposo? E chi non ha avuto una crisi in maratona, tanto da pensare di appendere le scarpe al chiodo?
C’è però un nemico del podista che non è così appariscente, ma i cui subdoli effetti sono spesso deleteri perché tantissimi problemi originano proprio a causa sua… continua a leggere