Ancora non sappiamo quando si potrà partecipare ad una corsa podistica popolare. Per ora le uniche occasioni per competere sono le gare virtuali, o a distanza, e queste opportunità sono utili per darsi un obiettivo per il quale allenarsi. Senza una prova di riferimento è difficile tenere alte le motivazioni necessarie per sostenere allenamenti impegnativi, ma in queste circostanze penso che non si debba cercare una condizione di forma elevata. Ci sono tuttavia podisti che si stanno allenando come se dovessero gareggiare fra qualche settimana.
Anch’io, per la mia indole, sarei tentato di allenarmi ad alto regime, perché mi piace sentirmi fisicamente impegnato e mentalmente concentrato. L’ho sempre fatto durante la mia carriera, e per gare alle quali avrei partecipato solo qualche mese dopo. Si sa che per i professionisti della corsa la programmazione a lungo termine è un approccio normale. Non lo è invece per l’amatore ma, non avendo scelta – proprio perché sul calendario non abbiamo cerchiato alcuna data – in questo periodo della preparazione va bene allenarsi tanto per degli obiettivi fisiologici. In questo ambito mi riferisco essenzialmente al miglioramento delle componenti basilari della corsa. Di solito si “lavora” in questo aspetto all’inizio di una nuova stagione di gare, che ai “vecchi tempi”, quando c’era lo stacco invernale, corrispondeva all’autunno. Tra noi atleti si diceva: “non gareggio perché sto lavorando sulla base”, vale a dire che si facevano tanti, tanti chilometri. Continua a leggere…