Il podista che corre in maniera economica evidenzia un basso utilizzo di energie per una determinata velocità. Più che fare riferimento al consumo energetico, i ricercatori definiscono un’azione di corsa “economica” quando viene utilizzata una bassa quota di ossigeno in relazione al proprio valore massimo.
Il podista che corre in maniera “efficiente” evidenzia invece un alto rendimento in relazione alle energie applicate (o meglio, come indicato sopra, in relazione all’ossigeno impiegato).
Di solito ci si riferisce al maratoneta come esempio di corridore economico, e al mezzofondista come esempio di corridore efficiente.
In pratica, a questi estremi della distanza di gara, uno dei due prototipi di corridori sopra indicati è migliore dell’altro in uno specifico “modo” (andatura) di correre.
Alcuni ricercatori di Sacramento (California) hanno voluto verificare cosa accadeva al maratoneta all’aumentare della velocità di corsa, e al mezzofondista all’allungare della distanza da percorrere – e quindi alla riduzione della velocità… continua a leggere