Placentia Half Marathon

Il keniano Enock Onchari, forte di un personale di 2 ore e 05’20”, è l’uomo da battere nella maratona maschile, grande curiosità per il debutto nella mezza dell’azzurra Federica Del Buono. Ma sono tanti i nomi di livello nelle quattro gare, che si preannunciano combattute e dagli alti contenuti tecnici.

(Padova 21.04.2025) Il keniano Enock Onchari, forte di un primato di 2 ore 05’20”, ma anche l’azzurra Federica Del Buono, che debutta nella mezza maratona. Sono i due nomi di spicco, tra i numerosi che si potrebbero proporre. Eccoli qui, i protagonisti della Padova Marathon 2025. Come da tradizione per l’evento organizzato da Assindustria Sport a contendersi la vittoria in Prato della Valle saranno gli specialisti africani, ma non mancheranno gli atleti italiani di livello. L’obiettivo è chiaro: proporre sia nella prova principale che scatterà dallo Stadio Euganeo alle 8.30, sia in quella da 21 chilometri al via da Abano Terme alle ore 9.45, gare veloci e di sicuro interesse. Ecco un prospetto delle principali sfide in programma.

MARATONA

UOMINI. Il favorito è lui, il ventiseienne keniano Enock Onchari, forte di un personale di 2 ore 05’20” realizzato quest’anno salendo sul terzo gradino del podio a Barcellona. Non è, peraltro, l’unica volta in cui ha viaggiato su quei tempi, lui che nel palmares conta anche la vittoria di Nizza nel 2021. È l’uomo che più può mettere nel mirino il record della gara, il 2 ore 08’22 stabilito proprio dodici mesi fa dal connazionale Kipchumba. Dovrà guardarsi, però, dall’ugandese Viktor Kwemboi, che torna a Padova dopo il terzo posto dell’anno scorso nella mezza, dove ha un primato di un’ora 00’50”: il 27 aprile raddoppierà la distanza, debuttando su una 42 chilometri. E chissà che queste strade non gli portino ancora fortuna. Torna pure il keniano Ishmael Kalale, dopo il quarto posto nella maratona nel 2024, quando firmò il suo personale in 2 ore 10’31”. A disturbarli, nelle vesti di outsider, può provare il moldavo della Caivano Runners Maxim Raileanu. E l’Italia? Ci sono Roberto Graziotto, Valerio Patanè, Dario Chitti, Samuele Oskar Cassi, Danilo Ruggiero e l’atleta di Assindustria Sport Nimbaly Mane, che debutta sulla distanza.

DONNE. La giramondo etiope Lemlem Girmay è pronta per l’esordio nella maratona, dopo essere salita due volte sul podio nel 2024 nella mezza, a Sharja, negli Emirati Arabi, e Zhenning, in Cina. Con lei la keniana Irene Jeruto, nel 2024 vincitrice a Skopje, in Macedonia. Per l’Italia i nomi da fare sono quelli della siracusana Alessia Tuccitto, campionessa italiana 2024 nella maratona, della sempreverde Emma Quaglia e di Elisabetta Lucchese.

MEZZA MARATONA

UOMINI. Stando agli ultimi risultati conseguiti, il più in forma potrebbe essere il keniano Simon Muchai, che viene dalla vittoria alla mezza di Genova del 13 aprile. Il miglior tempo di accredito appartiene però al suo connazionale Castor Mogeni (un’ora 02”41 di personale), già sul podio della mezza maratona austriaca di Krems an der Donau e spesso protagonista in campo internazionale su distanze più brevi. Occhio anche al francese Damièn Gras e al canadese Max Turek, secondo a Boston nel 2024. Per l’Italia ci sono Alessandro Giacobazzi, che ha aperto il 2025 con l’argento alla mezza di Terni, Gianfilippo Grillo, nel 2025 già secondo nella mezza di Reggio Emilia, Luca Antonelli, Riccardo Crima, Gianluca Ferrato, Fabio Gervasi, Filippo Trevisani e due atleti gialloblù come Tommaso Forner, già vincitore della prima edizione della mezza maratona di Venezia nel 2022, e Riccardo Martellato, già azzurro agli Europei di cross di Venaria Reale: di sicuro potranno godere di un sostegno caloroso lungo il percorso, essendo in forza ad Assindustria Sport.

DONNE. La più attesa è sicuramente lei, l’azzurra Federica Del Buono: bronzo agli Europei indoor di Praga 2015 nei 1.500, oro agli Europei di cross di Venaria Reale 2022 con la staffetta mista, la trentenne portacolori vicentina dei Carabinieri è pronta ad allungare il suo raggio d’azione proprio nella Padova Half Marathon, dove farà il suo debutto sui 21,097 chilometri. Tanta la curiosità attorno al suo nome, per lei che è la dimostrazione vivente di come il sangue non menta (la mamma è l’ex mezzofondista azzurra Rossella Gramola e il papà, Gianni Del Buono, è stato primatista italiano di varie medie distanze). Ci sarà chi può insidiarla nella corsa al podio, a partire dalla keniana Stella Mateiko (personale di un’ora 11’19 che, a marzo, le è valso il secondo posto alla Stramilano), dalla nazionale ucraina Mariia Mazurenko (un’ora 11’35” corso nel 2024) e dall’eclettica finlandese Susanna Saapunki, già finalista ai Mondiali di corsa in montagna nel 2022. Nutrita la pattuglia italiana, con Benedetta Coliva, Giulia Sommi, già tricolore di maratona, Sara Galimberti, la testimonial Joma Lucia Mitidieri, Camilla Zaninetti, ma, soprattutto, l’atleta “di casa” Anna Frigerio, lecchese di nascita ma padovana adottiva, già protagonista con la maglia di Assindustria Sport della stagione invernale e di recente seconda alla Dogi’s Half Marathon col personale portato a un’ora 15’48”.

I RECORD DELLE GARE

E chissà che non si possano provare a battere anche i record della corsa: nella maratona, per gli uomini appartiene al già citato keniano Timothy Kipchumba (2 ore 08’22, stabilito proprio nella scorsa edizione) e per le donne all’etiope Waganesh Mekasha (2 ore 29’18”, del 2018). Nella mezza maratona, per gli uomini è del keniano Victor Kipchirchir (59’19” nel 2021), per le donne della keniana Maureen Michira Gesare (un’ora 08’30”, anche questo siglato nel 2024).