Per garantirsi un alto livello di rendimento, un podista deve assicurarsi un consistente flusso di ossigeno, che arriva al corpo con la respirazione. La quantità di aria che un corridore respira è direttamente correlata all’intensità dello sforzo, tanto che si può arrivare ad assumere fino a 150 litri al minuto. Per immettere nei polmoni così tanta aria, si deve respirare a bocca spalancata. Rallentando il ritmo di corsa, e quindi l’impegno muscolare, l’intensità e l’ampiezza della respirazione si riducono, tanto che si arriva a respirare solo con il naso.
Un paio di settimane fa, ai ragazzi che alleno al campo ho proposto di identificare il ritmo massimo al quale sono in grado di correre con la bocca chiusa – e quindi respirando solo con il naso. Per loro, ragazzi di 18 anni come età massima, con ridotta efficienza dei processi aerobici, è stato un compito difficile… continua a leggere